una piccola storia bella, questa volta è la mia.

Questa è la piccola ma meravigliosa storia di Silvia M. e Silvia C.

In barba alle critiche, alle parole sempre molto pesanti e mai riconoscenti che ti vengono riservate quando qualcuno purtroppo non ce la fa.

C’erano due ragazze, entrambe all’ultima spiaggia, hanno inseguito un sogno per tanti anni senza mai riuscire a farcela, vedevano sempre le compagne partire e sentivamo le loro storie al rientro, potevano solo impegnarsi e riprovare un anno intero e poi riassaporare la delusione per non avercela fatta, mille volte avranno pensato di mollare perché tanto impegno non era mai ripagato ma la perseveranza e la voglia di riprovarci fino all’ultimo respiro e all’ultima bracciata è sempre stata troppo più forte, così oggi all’ultima gara utile dell’ultimo giorno utile della loro carriera “giovanile” due cadette sarde hanno visto avverarsi il loro sogno, anni e anni inseguendo una piccola comparsa a a Riccione senza mai riuscirci e ora stanno facendo la valigia insieme alle compagne che tante volte hanno visto partire senza loro.

Ciò che riempie il cuore ad un Allenatore Assassino come me è una piccola impercettibile voce tremolante che solo io ho potuto sentire mentre ho abbracciato Silvia M. , intorno c’era la squadra, altre compagne felici, in fondo la tribuna pubblico, i bagnini che rimettono in ordine, lei in lacrime di gioia mi stringe forte quasi impaurita dalla risposta che poteva sentire mi sussurra: “anche Silvy vero?“, nemmeno in quel momento è riuscita a pensare solo a se stessa, ma il primo pensiero è andato all’amica, la sua convocazione poteva escluderla ma cosi non era e così dopo pochi istanti Silvia C. a sua volta non ha resistito alle lacrime!

Perché nella nostra famiglia se c’è solo una fetta di torta da mangiare, dividerla in due o in tre o in quattro con chi ha sofferto con te per tanti anni non ha prezzo, dare una opportunità anche agli altri non ha prezzo, così Silvia & Silvia potranno avverare il loro sogno ed essere parte di quelle 1000 ragazze che entreranno in acqua a Riccione!

Io sono tornato a casa felice per i miei ragazzi, anche quelli che non ce l’hanno fatta, perché so che da questa delusione con me o senza di me sapranno trarre la forza per essere pronti alla prossima occasione, io, sempre più diavolo, sempre criticato, ringraziato quasi mai, ma sempre con i miei ragazzi anche quando restano a casa a soffrire, io che non mollerò mai nemmeno quando a tutti  sembra tutto perduto.

Riccione arriviamo.

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