Londra 2016 – L’accampamento master.

In questa settimana i commenti si sono moltiplicati, sprecati, in alcune circostanze  sono apparsi un po’ fuori luogo in altre davvero azzeccati, di fatto non ho resistito alla tentazione di contattare uno dei tanti italiani presenti per farmi illustrare in maniera un po’ più approfondita quella che è tutt’ora la situazione a Londra durante le gare.

Perché di fatto  non si può non approfondire il discorso quando ti senti raccontare di lunghissime attese per fare le gare, gare che ovviamente soltanto pochi sono riusciti a fare nel modo ottimale, i più esperti e scafati forse, molti si sono accontentati di esserci, vivere quell’emozione nella piscina delle olimpiadi, sentirsi parte di un qualcosa di enorme a prescindere dal proprio livello tecnico, certo il settore master è questo, si vive tutto con tanta goliardia, ma c’è anche chi alla fine di tantissimi allenamenti seppur goliardicamente uno straccio di risultato lo vorrebbe ottenere,  lunghissime attese per fare il riscaldamento, che poi se vogliamo dirla tutta questi 8 minuti di riscaldamento concessi nella giornata di ieri possiamo definirli una barzelletta! non so se avete letto bene, 8 minuti, in 8 minuti che cosa si può fare? Ci si può buttare tranquillamente dentro la tonnara come si fa nella famosa Carloforte dopodiché se riesci ad uscire e sopravvivere forse te la cavi e magari gareggi!

Detto questo vi invito alla visione di uno dei video che mi sono pervenuti che mettono in mostra quella che forse è stata la pecca maggiore di questi campionati, un vero e proprio accampamento a cielo aperto, centinaia di master in fila  in piedi oppure sdraiati ma tutti in attesa ad aspettare che qualcuno li faccio a passare, forse sarebbe stato meglio tenere chiuse le iscrizioni ma questo ovviamente non lo sapremo mai…

 

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