Il Tempo: una interessante riflessione di Paolo Tondina.

Gia da diverso mi imbatto nelle nozioni storiche e riflessioni del maestro Paolo Tondina, che in molti conoscono sopratutto se abitanti della Liguria ma ancor di più se frequentanti le piscine d’Italia degli ultimi 40 anni! Insomma, non solo docente nazionale che incontriamo sempre frequentemente nei corsi Sit ma anche scrittore per la rivista aQa e indipendente nel suo profilo facebook in cui periodicamente sfodera dei bei pensieri che come in questo caso meritano davvero di essere condivisi!

IL TEMPO, di Paolo Tondina.

Per essere squadra occorre anche il tempo.

Occorre tempo in cui pensare agli altri, tempo da dedicare agli altri, tempo per conoscere gli altri.

Il tempo che ci vuole non è una durata, il tempo della durata è il tempo della noia.

Il tempo che ci vuole è il tempo dell’avvenimento, del fatto, dell’azione che ci colpisce, che resta e che modifica quello che siamo.
Il tempo che serve è il tempo che fa esperienza.

C’è quindi un modo buono di passare il tempo insieme, e c’è un modo cattivo di farlo.

Il modo buono è il tempo dell’azione, del moto verso un fine che ci lega con il fine dell’altro.

Il tempo buono è il tempo della preparazione, il tempo del lavoro, il tempo della conoscenza, il tempo della confidenza, il tempo dell’istruzione, il tempo della condivisione, il tempo dell’attesa e anche il tempo del riposo dopo lo sforzo fatto.

Il tempo cattivo è il tempo buttato, il tempo del riempimento, il tempo della distrazione.
Compito nostro è scegliere e accettare le conseguenze.

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