Il premio più grande: la riconoscenza di un allenatore.

Roberto MArinelliCerte volte andiamo oltre e non finiamo di leggere perchè non ne comprendiamo il significato, altre volte non siamo interessati, ma sempre per scarsa comprensione delle parole e del loro significato, poi invece ci rendiamo conto che ci si dovrebbe soffermare un attimo in più su alcuni concetti o significati che vanno molto oltre la semplice professione di un allenatore, perchè si può vivere il proprio mestiere in modo estremamente professionale con la precisa ambizione di toccare l’olimpo per diventare mitici oppure restare con i piedi per terra e vivere in ogni istante quel vortice di emozioni fatte di sacrificio, lavoro, vita reale che contraddistingue anche i più piccoli dei successi.

Emozionarsi, riconoscere ai propri atleti la loro grandezza sportiva ma sopratutto interiore, dire loro pubblicamente quanto hanno segnato il cuore sportivo di un allenatore non è roba da poco, difficile spesso esprimere certi sentimenti, spesso si crede di sminuire la propria figura professionale, lo si scopre delle volte troppo tardi oppure dell volte si è fortunati o capaci da riuscire ad esprimerle spontaneamente, quelle cose che poi in un momento di tale entusiasmo saranno portate per sempre tutta la vita con noi, a prescindere dalla grandezza sportiva del traguardo raggiunto.

IMG_2057.JPGQuando un allenatore esterna un sentimento profondo per i suoi ragazzi questo ha una forza tale che lascerà un segno indelebile.

Roberto Marinelli, responsabile tecnico della nazionale giovanile di fondo, è uno che di sicuro ama vivere sul campo, non nell’olimpo, non guarda dall’alto dei cieli i suoi ragazzi gareggiare ma dal campo li segue, li incita, li vive in modo reale nella loro grandezza sportiva ma anche umana, un CT che sa cosa vuol dire la parola sacrificio, un CT che vive lo stesso sacrificio, un CT che non ha problemi ad esprimere un sentimento che si discosta dall’essere totalmente professionisti ma che regala parole emozionanti che riempiono il cuore di chi legge ma sopratutto di chi riceve il suo messaggio.

Eurojunior di fondo 2015, non sono le olimpiadi, non i mondiali, ma i ragazzi ricorderanno di sicuro le sue parole, i colleghi anche!

Marinelli & Co“E mentre i ragazzi giocano a beach con i tecnici e le ragazze scambiano cuffie…. In un clima rilassato di vittoria … Ho sentito il bisogno di allontanarmi un po … Di esser solo …. Di guardarli da fuori … Dopo esserci stato dentro totalmente…. Di sentire la gioia intima di aver costruito qualcosa di importante forse …. Un gruppo sereno che lavora sodo con una serenità professionale e con attenzione ai dettagli maniacale ma senza mai sentirsi braccato …. Libero di esprimere il massimo perché il massimo valgono e il massimo gli viene dato …. Felice di aver condiviso questa terza vittoria consecutiva con i miei compagni di viaggio Simone e Fabio …. Insieme quest’ anno all’ olimpionico Rummolo e al prezioso Gianluca…. La soddisfazione più bella sentirsi dire da loro e dai nuovi atleti … È’ bello il clima qui …. Si sta benissimo …. Tensioni e sorrisi condivise …. Intensità e leggerezza insieme danno il risultato ….si sotto a quest albero della silenziosa e verde Svizzera posso dirlo ….. Sono felice !!! Grazie ragazzi”

Ed io ringrazio Roberto Marinelli per avermi regalato un momento di umanità che vale molto più di tanti libri da poter leggere, essere allenatori va oltre la professione, essere allenatori è essere umani, vivere davvero lo sport nelle sue emozioni.

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