Geneviève Iraglia Delacroix: Ho imparato a sognare in grande.

Ci sono episodi della nostra vita che seppur apparentemente in tempo reale non sembrano avere importanza dopo moltissimo tempo ci accorgiamo che sono scritti nella nostra memoria e ce li ricordiamo ben chiari come se fossero appena accaduti, e durante gli anni tornano e tornano ancora e ci chiediamo perché li ricordiamo così bene ma non troviamo le risposte, finché quando si diventa grandi, maturi, quando si inizia a saper leggere tra le righe della vita ecco che tutto appare molto chiaro.

Geneviève Iraglia Delacroix.

Autunno 1988, viale La playa, Cagliari.

Mio padre guida la nostra Uno bordeaux, mia madre accanto a lui rivolge uno sguardo alle macchine intorno e uno a noi. 

Mia sorella ed io, sedute dietro, siamo attaccate al loro sedile, mani alla base dei poggiatesta, entrambe piegate di lato per riuscire a guardare la strada.

Quindi, che sport volete fare? Abbiamo deciso per il nuoto?

Si, mamma.” 

Rispondiamo, mi piace ricordare, quasi all’unisono. 

Ok però dovete andare alle olimpiadi,eh!”

Eeeeh mamma!

Va bene andiamo alle olimpiadi. Quando iniziamo?

Aprile 2017, strada verso casa.

Alle olimpiadi non ci sono mai arrivata ma da quel giorno ho imparato a sognare in grande

Allora non sapevo come arrivarci, ora forse si.

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