BARCELLONA 2013 – DAY 2: IL REPORT DI CRISTINA CHIUSO

 

Cristina Chiuso 4 OLIMPIADI LA NUOTATRICE ITALIANA PIU' LONGEVA ANCORA OGGI PRIMATISTA ITALIANA DEI 50 STILE LIBERO
Cristina Chiuso
4 OLIMPIADI
LA NUOTATRICE ITALIANA PIU’ LONGEVA ANCORA OGGI PRIMATISTA ITALIANA DEI 50 STILE LIBERO

BARCELLONA 2013

DAY 2: IL REPORT DI CRISTINA CHIUSO

Barcellona non sembra essere la location piu’ propizia per la squadra italiana che, dopo le delusioni londinesi, si era presentata nella capitale spagnola con tantissime ambizioni.

Anche nel 2003 il bilancio fu negativo, ma ora siamo solo all’inizio, i bilanci lasciamoli per l’ultimo giorno.

Purtroppo pero’ due delle gare su cui avevamo puntato molto sono gia’ andate senza portare con se nessuna gioia per i colori azzurri.

Il primo ad entrare in acqua nel pomeriggio del secondo giorno e’ stato Fabio Scozzoli nella finale dei 100 rana. Un passaggio molto piu’ veloce delle semifinali non e’ bastato a Fabio per salire sul podio. Finisce quinto, come a Londra, a cinque centesimi dal bronzo, non riuscendo a nuotare come lui sa fare. Passaggio veloce ma evidentemente anche troppo strappato, perche’ anziche’ riuscire a salire sull’acqua negli ultimi metri, si e’ accorciato e abbassato, come accade quando finisci le energie prima del previsto. Cosa non sia andato questa volta e’ ancora presto per dirlo e poi ci sono ancora i 50.

SPRENGER 100 RANA

Gara vinta da Christian Sprenger davanti a Cameron Van der Burgh e Felipe Lima. Il ginocchio del sud africano non sta evidentemente cosi’ male ma l’australiano si prende la rivincita sulla gara delle Olimpiadi, dove l’ordine di arrivo era invertito.

Poi e’stato il turno di Ilaria Bianchi. La corsia era sempre la stessa, la uno. il risultato di poco diverso, sesto posto, ma il podio era molto lontano. Ilaria ha provato a cambiare marcia rispetto alla semifinale, e’ passata al di sotto del suo primato personale ai 50, troppo forte evidentemente per far partire la progressione nel ritorno. L’oro va alla svedese Sarah Sjostrom che ritorna a vincere dopo 4 anni, argento per Alicia Coutts e bronzo per Dana Vollmer. Come successo ieri con la Muffat, anche oggi la campionessa olimpica dei 100 delfino, non sembrava assomigliare molto a quella vista in acqua durante le gare di Londra. L’americana almeno riesce a salire sul podio e comunque ha cominciato ad allenarsi solo a gennaio. Le scuse pero’ nello sport non contano. Oggi ha perso.

Per i nostri ragazzi vale la regola che e’ difficile inventarsi una prestazione in finale e ambedue i risultati sono lo specchio di quanto fatto vedere nelle batterie e nelle semifinali. Peccato anche per Ilaria, il bronzo era alla sua portata. Ma che il podio fosse nelle sue possibilita’ si sapeva.

Nelle semifinali dei 100 dorso Matt Grevers tenta di far capire ai due francesi, Jeremy Stravius e Camille Lacourt, che non sara’ facile domani mettergli la mano davanti. La finale comunque sara’ una questione di subacquee.

Chi non ha voluto invece lasciare alcun dubbio alle avversarie e’ stata la Baby Ruta Meilutyte che ha illuminato la serata spagnola con il primo record del mondo di questi campionati. 1.04.35. Non ci sono molte parole per descrivere il talento fisico e mentale di questa ragazzina di sedici anni. Incredibile. Archiviato un altro record in gomma, ormai non ne sono rimasti molti. Domani nuotera’ per vincere l’oro poi l’aspettano i 50, e lì un altro record e’ in pericolo.

Barcellona 2013 Ruta Meyloutyte world Record 100 Breastroke
Barcellona 2013 – Ruta Meilutyte
World Record – 100 Breastroke

Anche la finale dei 50 delfino ha riservato molte sorprese. Cesar Cielo conferma il titolo conquistato a Shanghai, davanti a Eugene Godsoe e Frederick Bousquet. Nell’ordine il brasiliano operato al ginocchio quest’inverno, l’americano matricola in nazionale a venticique anni e con l’indecisione ad inizio anno sul continuare o meno il nuoto agonistico e il francese trentaduenne all’anagrafe. Tre atleti con tre storie diverse, ma un esempio per tutti i teenager con troppa fretta di avere risultati.

Nelle semifinali dei 100 dorso donne Missy Franklin scivola in partenza come un esordiente B ma si aggiudica comunque la corsia centrale per la finale. A questo livello un simile errore non e’ concesso, non sempre il talento riesce a rimediare agli sbagli e gli avversari difficilmente perdonano.

Nelle semifinali dei 200 stile uomini Danila Isotov e’ l’unico a scendere sotto l’1.46. Dietro di lui di qualche centesimo Ryan Locthe. A Ryan e’ bastata la subacquea ai 150 per staccare gli avversari e poi chiudere senza preoccuparsi troppo di vincere. In finale vedremo di che pasta e’ fatto il russo, fino ad ora talento inespresso.

La finale dei 200 misti donne ha riservato forse la sorpresa piu’ bella, la vittoria di Katinka Hosszu. La magiara non ha lasciato alcuno spazio alla cinese Ye con una gara all’attacco dai primi metri, facendo probabilmente saltare i nervi alla sedicenne che e’ finita quarta con un tempo superiore a quello delle semifinali. Ancora una volta un vincitore della coppa del mondo, Katinka, diventa poi protagonista dell’appuntamento estivo.

200 MX HIOSSZU

La Hosszu raccoglie i frutti del lavoro svolto non tanto con chilometri di allenamento ma con chilometri di gare tutte affrontate sempre al massimo durante la stagione. E questa e’ solo la prima gara per l’ungherese che si candida per diventare una delle atlete piu’ medagliate di questi mondiali. Sul podio con lei Alicia Coutts, al secondo argento della giornata e Mireia Belmonte.

Tutti eliminati in batteria gli atleti italiani in gara nella mattinata.
Mirko Di Tora si e’ fermato a 4 centesimi dai 16 semifinalisti nuotando in 54.76. In previsione 4×100 mista bisogna abbassare ancora qualche decimo per rendere la staffetta molto competitiva. Nei 100 rana donne Lisa Fissneider ha chiuso 19 esima in 1.08.53, Michela Guzzetti 29esima in 1.09.54. La semifinale era alla loro portata.

L’impressione nei 200 stile uomini e’ stata quella che tutti stessero cercando di fare meno fatica possibile, e nella gara a chi si stancava di meno, e’ rimasto fuori dai sedici Nikita Lobintsev. Il mondiale per i russi non sembra essere cominciato nel migliore dei modi. I nostri ragazzi pero’ non hanno approfittato delle batterie così lente, Alex Di Giorgio chiude 18 esimo con 1.48.47, Marco Belotti 21esimo con 1.48.66. Per ritrovare un duecentista a quanto pare ci vorra’ ancora tempo.

Nelle batterie dei 1500 stile libero donne Lotte Friis ha lanciato chiari segnali a Katie Ledecky nuotando in 15.49.18. L’americanina ha fermato le piastre in 15.49.26. Che cadra’ il record del mondo credo sia ormai evidente, ma almeno domani potrebbe non essere una gara tutta in solitaria per la sedicenne a stelle e strisce. D’altra parte la facilita’ di nuotata e l’impostazione delle virate, sempre con subacquee fino ai 6/7 metri, di Ledecky, danno l’idea di chi sia la netta favorita. Fuori dalla finale il nuovo astro nascente del fondo britannico Jazmin Carlin, nono posto in 16.06.46. Decima Martina Caramignoli, la finale non era semplice ma la rietina non si migliora e chiude in 16.15.65. Forse bisognerebbe prendere spunto anche dalla Friis, che ha reimpostato la tecnica di nuotata, per provare a fare un ulteriore salto di qualita’.

Cristina Chiuso per Swimming Channel

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